Non basta un solo curriculum, ne servono almeno tre diversi! Consigli by Simone Bigongiari - 15 Ottobre 201916 Ottobre 2019 L’errore più comune quando inviamo il cv è quello di non pensare a chi lo riceverà. Alla luce dei recenti cambiamenti nel recruitment, è utile possedere tre tipi di curriculum nei nostri archivi digitali: il primo, detto da molti il “creativo”, il secondo, quello che segue il “modello europeo”, il terzo, quello capace di dialogare con l’intelligenza artificiale, che definirei “analitico”. Curriculum “creativo” L’utilizzo del primo è importante per la gran parte delle candidature. È il modello che risponde alle caratteristiche fondamentali che un curriculum efficace dovrebbe avere, ovvero la personalizzazione, la sintesi e l’organizzazione delle informazioni. Come precedentemente argomentato si può ricorrere a un layout preimpostato o (meglio) crearlo ad hoc. Questo modello è utile se ci rivolgiamo a piccole, medie imprese. Curriculum europeo Il secondo tipo di curriculum da possedere è quello relativo al modello europeo. In più occasioni ho detto che il modello europeo non è da tenere in considerazione per trovare un’occupazione. Ci sono però alcuni casi in cui viene richiesto ed è obbligatorio come unico layout possibile. Si usa per esempio in candidature per posizioni pubbliche, quando collaboriamo a progetti europei, nei casi di docenze in percorsi formativi finanziati dalla Regione, in concorsi scolastici oppure quando partecipiamo a gare o appalti. Potremmo riassumere dicendo che c’è bisogno del curriculum europeo quando abbiamo a che fare con il settore pubblico. Curriculum analitico Il terzo modello di curriculum è un ulteriore documento fatto con uno stile minimalista, ma analitico, particolareggiato, ma soprattutto responsive per dirla nell’uso anglosassone ovvero che sappia dialogare con macchine o robot capaci di leggere i contenuti inseriti. Questo sistema è utilizzato soprattutto nelle aziende che devono gestire grosse quantità di cv in quanto l’AI può effettuare una prima scrematura. Avere un curriculum di questo tipo è utile quando dobbiamo inviarlo tramite sistemi informatici che utilizzano l’Applicant Tracking System, ovvero un sistema di intelligenza artificiale che si trova molto spesso nelle pagine “Lavora con noi” o “Careers” dei siti istituzionali delle grandi aziende. Come facciamo a riconoscere la presenza di questo sistema? Un metodo infallibile è quando ti richiedono di inviare il tuo cv in formato doc anziché nel classico pdf. Il fatto che il cv rimanga un documento di testo significa che un robot dovrà leggere le informazioni inserite a livello testuale, cosa che non sarebbe possibile con documenti in pdf o in formato immagine. Questo tipo di curriculum viene utilizzato per candidarsi presso grandi aziende che adottano sistemi informatici per il recruiting. Per scrivere un ottimo curriculum analitico è necessario l’utilizzo di parole chiave come quelle riportate nell’annuncio a cui rispondiamo, per esempio se ci candidiamo a una posizione come manager dell’innovazione, dobbiamo riportare nel testo del cv più volte la parola innovazione, magari citando precedenti esperienze o inserendo la parola nelle nostre attitudini o competenze. Oltre all’utilizzo delle parole chiave, è importante l’argomentazione delle mansioni di esperienze precedenti oppure delle parti che raccontano le nostre competenze e gli obiettivi professionali. In questo tipo di curriculum non importa essere troppo sintetici, anzi una lunghezza un po’ più strutturata può favorire l’utilizzo di più parole chiave che piacciono molto al sistema. Inoltre la grafica e lo stile del cv possono essere minimalisti perché essendo letto da un sistema di intelligenza artificiale ciò che conta è il contenuto e meno la forma. Quest’ultima però è comunque importante per coinvolgere la persona che prenderà in mano il tuo curriculum una volta “pescato” dal sistema. Quindi necessita anche in questo caso di cura e attenzione. Sono utili quindi tre tipi di curriculum che raccontano la tua storia professionale, mettendo in evidenza informazioni e contenuti in maniera differente tra loro. Il curriculum sarà comunque efficace se teniamo in considerazione la persona o il sistema artificiale che dovrà leggerlo e le sue aspettative. Solo considerando il destinatario saremo in grado di utilizzare lo strumento più adeguato. Condividi:FacebookTwitterLinkedInTelegramWhatsAppMi piace:Mi piace Caricamento... Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Share on LinkedIn Share