Un vero leader è colui che crea altri leader Interviste by Simone Bigongiari - 22 Ottobre 2018 Storie di donne che vivono all’estero, che hanno fatto scelte coraggiose, investito tempo ed energie in attività nelle quali credono e che possono ispirare tutti. Perché coraggio e voglia di fare non hanno genere e chiunque può trovare la sua strada in questa città. Silvia Vianello, inserita da Forbes nella classifica delle 100 donne italiane di maggior successo nel mondo, è una di loro. Ha appena vinto il premio come Top Middle East Women Leader agli Asian Leadership Awards. Docente di Marketing alla Bocconi di Milano per più di dieci anni, ha condotto il programma televisivo Smart&App (su Sky), ha fondato Reinventami, società di consulenza per grandi e piccole/medie imprese, ed è autrice di numerosi libri come “GreenWebEconomics: la nuova frontiera” e “Startup digitali & PMI innovative. Guida completa al successo di un’impresa innovativa”, solo per citarne alcuni. Cosa hai pensato quando hai ricevuto il premio come Top Middle East Woman Leader a Dubai? Quando mi hanno avvisato di andare a ritirare il premio stavo guidando per andare al lavoro, sono Direttore di un Innovation Center qui a Dubai. Al primo momento ho pensato fosse uno scherzo telefonico, tipo di quelli che ti chiamano e ti dicono, complimenti hai vinto 100.000 euro… si certo come no! Ahahah Poi dopo due risate ho capito che stavano dicendo davvero. Ero incredula. Ho girato la macchina, ho cambiato direzione e mi sono diretta verso il luogo dell’evento. Quando sono arrivata alla premiazione mi sono resa conto che erano praticamente tutte donne locali e…io. E niente. Avevo vinto io. Ho chiesto agli organizzatori, perché io? Come mi avete scelto? Come mi avete trovato? Mi hanno risposto che la giuria osserva per un anno i risultati raggiunti dalle potenziali candidate che si sono distinte per meriti e comportamenti meritevoli, ma ovviamente non le avvisa. Mi hanno detto di aver scelto me perché oltre ai risultati raggiunti aiuto ogni giorno moltissime persone a trovare lavoro con la mia attività di volontariato sui Social, specialmente LinkedIn, #unlavoropertutti Cosa significa per te questo premio? E’ una svolta importante, sia per il Middle East, per avere premiato una “straniera” e non una persona del posto. Sia in generale per la società che ha deciso di premiare comportamenti di altruismo, chi aiuta gli altri e non pensa alla propria carriera. Penso sia un tema importante. Viviamo a volte in una società molto egoista. Soprattutto se abbiamo successo è importante donare il proprio tempo, le conoscenze e il network agli altri. Per aiutarli a realizzare i loro sogni. Ho ritirato il premio con queste parole: “Un vero leader è colui che crea altri leader, amate quello che fate e condividetelo con gli altri. Grandi progetti si costruiscono iniziando con tanti piccoli passi fatti insieme. Quali sono i tuoi obiettivi ora? Chi ce la può fare? Tutti ce la possono fare. Le persone di successo non sono necessariamente quelle con straordinarie qualità, sono molto spesso quelle con straordinaria determinazione. Sono molto curiosa di scoprire il futuro. Non vedo l’ora fra qualche anno di fare un lavoro che oggi ancora non esiste. Imparo ogni giorno, la tecnologia, la robotica, l’artificial intelligence, i droni, la blockchain mi appassionano molto. Viviamo davvero in un periodo storico meraviglioso. Tutto da scoprire. Ogni giorno. Forbes ti ha definita una delle donne italiane più influenti nel panorama professionale, quali sono le difficoltà che hai incontrato nella tua carriera professionale prima di raggiungere questo importante riconoscimento? Le difficoltà sono per i pessimisti. Gli ottimisti incontrano sfide, si appassionano alle sfide che incontrano, ne fanno tesoro, imparano, cadono, si rialzano subito, cambiano e si reinventano. Per fortuna sono nata ottimista. La verità è che spesso ci si trasferisce all’estero per motivi diversi. Non esistono solo cervelli in fuga. Si va via anche per allargare i propri orizzonti, per avere nuovi stimoli e potenzialità di investimento. O per vivere una vita più semplice. Per quanto riguarda il mio settore posso dirti che in Europa si parla molto di innovazione ma la si fa poco. A Dubai funziona esattamente al contrario. Per questo sono qui. Ma non avevo particolari difficoltà in Italia, già prima avevo vissuto a Parigi, Houston, New York. Com’è stato lasciare l’Italia per vivere all’estero? Qual è stato il tuo percorso lavorativo? Qual è il tuo attuale impiego? Cosa fai? Ho sempre cercato di vivere la vita senza freni, dedicando almeno un’ora delle mie giornate a pensare a come migliorarle. Ho lottato per realizzare i miei sogni con estrema positività. La mia vita a Dubai è fantastica, qui si respira proprio l’innovazione e non solo se ne parla, qui la si fa. Tutti possiamo aspirare a un’esistenza piena, qui o in altre parti del mondo. Prima di vivere a Dubai avevo vissuto comunque già diversi anni all’estero, come Professore e Consulente, a New York, Houston e Parigi, ma l’Italia è la mia terra che ho sempre nel cuore. Mi impegno a diffondere l’innovazione nel nostro Paese anche da Dubai. Sono in Italia circa ogni due settimane, vengo invitata ad eventi a volte per presentarli, a volte per fare un intervento in cui racconto le ultime novità. La verità è che sono geograficamente libera. Quando mi sveglio la mattina non so mai cosa accadrà, con chi creerò qualcosa di straordinario, in quale paese farò il mio prossimo speech per diffondere l’innovazione nel mondo. Mi sono trasferita a Dubai per un’incredibile offerta di lavoro per Maserati in cui gestivo il Marketing di 24 Paesi in tre diversi continenti (Asia, Africa e Oceania). Ma quando ho cominciato a sentire sulle spalle che stavo facendo “un lavoro”, significava che non mi stavo divertendo più e che era tempo di cambiare. Per questo motivo recentemente ho cambiato e sono tornata a lavorare nel settore dell’education, che è molto più nelle mie corde rispetto al mondo auto. Con entusiasmo ho accettato la sfida come Direttore di un Innovation Center e come Professor presso la pluripremiata Business School Australiana, SPJain Global School of Management Quali sono gli strumenti più validi per ampliare la propria efficacia nel mondo del lavoro? La formazione, intelligenza sociale, la capacità di formare un team coeso. E in più i nuovi strumenti di artificial intelligence che ci stanno rendendo super-human. Per dare una possibilità in più a 10 italiani ho appena lanciato un’interessante iniziativa. Ho deciso di donare 10 borse di studio a 10 italiani: -5 per MBA del valore di 28.000 euro ciascuna -5 per il Master in Global Management del valore di 23.000 euro ciascuna Chi verrà selezionato avrà la possibilità di vivere 4 mesi a Dubai, 4 mesi a Singapore, 4 mesi a Sydney conseguendo MBA o il Master e diventando cittadini globali. Condividete il più possibile e diamo un futuro meraviglioso a 10 nostri giovani talenti! L’ammontare sarà interamente sovvenzionato dall’Innovation Center di cui sono Direttore a Dubai e i Master sono rilasciati da una delle migliori Business School al mondo SPJain School of Global Management. (La candidatura va mandata a questo link entro il 10 Novembre. Per informazioni scrivete in inglese a silvia.vianello@spjain.org) Creare global citizen: cittadini globali. Quella è la chiave di tutto. Quello che serve è un radicale cambiamento di mentalità. Da noi, per esempio, non ti limiti a fare un master in un’unica città. Puoi fare 4 mesi a rotazione in ognuno dei nostri campus, tra Dubai, Singapore e Sidney con la possibilità di assimilare quello che è un vero e proprio mix di culture. C’è poi una seconda alternativa, per chi preferisce rimanere in loco: si tratta un’opzione online, percorribile grazie ad aule virtuali ad altissima tecnologia. Ti ho fatto questo esempio per darti un’idea del tipo di mentalità a cui alludo. Il cambiamento che serve va in buona parte in questa direzione. Un vero leader è colui che crea altri leader. Chi vuole essere il prossimo e coglie al volo questo mio regalo? Sono molto interessato al dibattito sulla parità di genere nel lavoro, qual è la sua opinione in merito? Vede possibile una parità professionale o pensa che siamo ancora lontani dall’obiettivo? Dipende molto dai settori. Per i tanti uomini che lavorano in ambito innovazione e nuove tecnologie è così inusuale avere a che fare con una donna che in genere quando ne trovano una che magari ne sa più di loro finiscono per appassionarsi. Anche sui palchi, durante i convegni, il fatto di essere donna in fondo ha sempre giocato a mio favore: spezza la monotonia. Certo, in altri settori le cose funzionano in modo diverso. Ho lavorato in Maserati come direttore marketing per 24 paesi e sì, posso dirti che il mondo dell’automotive – per una donna – è tutt’altro che semplice! Puoi essere d’ispirazione per molte donne e giovani: quale consiglio dai a chi si affaccia al mondo del lavoro adesso o a chi fa difficoltà a trovare un lavoro che soddisfi e deve accontentarsi o a chi non riesce a trovare lavoro? Tutte le persone che sono determinate possono farcela a trovare lavoro. L’indole delle persone fa la differenza. Sulla mia pelle ho imparato che senza l’insoddisfazione perderemmo la più potente spinta che abbiamo all’azione. I momenti della mia vita in cui sono stata più infelice, sono stati quelli in cui non ho avuto la motivazione per costruire le cose belle. Tutti ce la possono fare a cambiare, purché impariamo a non barattare la nostra felicità con la sicurezza, come diceva Freud. Quante volte non molliamo un lavoro che non ci soddisfa più solo perché si ha paura di non trovarne un altro? E quante volte rimaniamo in una città che non ha più nulla da offrirci? Se ci sono italiani con il desiderio di abbracciare nuove sfide in una città che ha molto da offrire è sicuramente un buon momento per venire qui a Dubai ad esempio, o più in generale andare all’estero. Ogni giorno posto offerte di lavoro per l’Italia e l’estero con l’iniziativa #unlavoropertutti, mi trovate su LinkedIn. Infine è importante capire che quando si cerca lavoro ora esistono dei software di artificial intelligence che selezionano i profili. E’ importante capire come funzionano per riuscire ad essere competitivi e soprattutto essere selezionati per un colloquio. A chi non ha un titolo di studio consiglio gli innumerevoli corsi online per colmare il gap. Consiglio anche di viaggiare tanto, tantissimo, la vera sfida ora è essere cittadini globali. Ogni giorno mostro una parte diversa del mondo e racconto le mie avventure su Instagram finora ho visitato più di 70 paesi. Ogni popolazione è in grado di insegnarci moltissimo. Non smettere mai di imparare è la prima chiave, la seconda è quella di condividere quanto appreso e trasferirlo con felicità agli altri. Non abbiate paura di esplorare. Iniziate con un primo passo. Ogni grande impresa inizia con un primo passo, un primo contatto, un primo colloquio, un primo cliente. Oggi è il giorno giusto per fare il primo passo. E ricordati che i robot e le nuove tecnologie prenderanno il posto di lavoro a chi ha ruoli ripetitivi e a basso contenuto intellettuale. Se non volete essere rimpiazzati, siate creativi, cercate lavori non di routine, distinguetevi e tornare a sognare. Sì, davvero: sognate, ricominciate a farlo perché l’Italia è un’eccellenza mondiale sulla moda, il design, il cibo e moltissimo altro. Non dobbiamo mai dimenticarlo. In bocca al lupo a tutti! Silvia Vianello sarà presente il 31 ottobre 2018 all’evento “Lost in Sales” organizzato da The Go To Market Company che si svolgerà al Talent Garden Calabiana di Milano. Condividi:FacebookTwitterLinkedInTelegramWhatsAppMi piace:Mi piace Caricamento... Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Share on LinkedIn Share