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L’utilità di saper essere straordinari

Ho finito di leggere da poco (mea culpa, dovevo farlo molto prima) uno dei libri più importanti degli anni Zero, la Mucca Viola di Seth Godin. E’ un’opera piccola nei contenuti, ma immensa per gli spunti che ne possiamo trarre. Non richiede troppo impegno da parte del lettore, è un libriccino che si legge dappertutto, sotto l’ombrellone, in fila dal dottore, al bagno, insomma dove vuoi.

L’argomento trattato è il marketing a tutto tondo e parte dal presupposto che le 4 P teorizzate da Jerome McCarthy (product, price, placement, promotion), oggi non bastano più. E’ necessario aggiungerne un’altra, quella che permette il successo o meno di un bene o di un servizio: la P della Purple Cow (ovvero la Mucca Viola del titolo). Cosa significa questa mucca viola? E’ l’elemento di straordinarietà del progetto, quel valore insito che favorisce la diffusione e l’apprezzamento del prodotto.

Perché oggi ho deciso di parlare di un libro di marketing quando in questo contesto ci interessiamo soltanto di lavoro? Perché nei 10 spunti che Seth Godin ci offre per individuare l’elemento straordinario di qualcosa, si possono individuare 10 consigli da applicare alla nostra professionalità per favorire il personal branding.

Il personal branding è infatti quell’attività che permette una maggiore consapevolezza di noi stessi e del nostro potenziale e struttura il piano di azione affinché questi valori siano resi visibili e comunicati agli altri per favorire la nostra reputazione. In parole più semplici: comincia a parlare di te per farti notare.

Quali sono questi spunti di riflessione presenti nel libro?

  1. Differenzia i clienti, trova il gruppo più profittevole; trova il gruppo più influente sugli altri, immagina come avvicinarlo, cosa può essere buono per lui
  2. Se tu potessi favorire una nicchia di mercato per dominarla, cosa faresti?
  3. Crea due squadre: gli inventori e gli estrattori di latte
  4. Hai il 20% degli indirizzi email del tuo pubblico? No? Inizia a ottenerli.
  5. L’eccezionale non si trova in grandi investimenti in macchine tecnologiche, ma anche nel solo modo in cui rispondi al telefono o lanci il tuo nuovo prodotto
  6. Esplora i limiti
  7. Pensa in piccolo
  8. Trova le cose che non sono ancora state fatte nella tua azienda e falle!
  9. Chiedi “perché no?”
  10. Cosa succederebbe se tu raccontassi la verità all’interno della tua azienda?

Ora caliamo questi spunti nella nostra esperienza per il nostro personal branding. Non pensiamo più a un prodotto o servizio, ma a noi stessi che dobbiamo farci notare nel mercato del lavoro o all’interno della stessa azienda in cui lavoriamo. Rivediamo insieme quindi, i 10 consigli per essere straordinari sotto questa nuova ottica:

  1. Pensa al tuo target. Quali sono le aziende a cui vuoi riferirti? Chi sono i tuoi clienti?
  2. In che modo ti faresti notare? Cosa vorrebbe vedere/sapere di te l’azienda che hai scelto?
  3. Pensa a te in due modi: come potenziale risorsa per un’azienda, ma anche come potenziale cliente, quali sono le mie caratteristiche rilevanti per entrambi che posso valorizzare?
  4. Possiedi le relazioni o i contatti almeno con il 20% delle aziende dove ti vuoi candidare o dei clienti che vuoi raggiungere? Spendi tempo in una ricerca approfondita e trova lo strumento che ti può aiutare maggiormente.
  5. Come offro i miei servizi? In che modo mi pongo alla potenziale azienda? Posso rendermi eccezionale anche solo con un elemento tipico e caratteristico mio proprio.
  6. Quali sono i miei punti di forza e quali le aree di miglioramento? Cominciamo a migliorare quelle aree e a riportare sul curriculum o nella lettera di presentazione questi valori.
  7. Non pensare per grandi progetti professionali, ma parti dal basso e in un primo momento sappi accontentarti, poi vira il tuo pensiero in un’ambizione facilmente raggiungibile e inizia a fare piccoli passi di carriera fin da subito. E se l’azienda non ti offre di crescere nella direzione che desideri cerca una nuova opportunità.
  8. Cerca di migliorare le attività che svolgi quotidianamente e vedrai in atto un grosso cambiamento nel tuo lavoro e soprattutto a livello aziendale. Un piccolo cambiamento può provocare una miglioramento per l’azienda.
  9. Non metterti mai limiti se pensi che una nuova attività o obiettivo professionale può portare a te o all’azienda qualcosa di nuovo e bello. E se sono gli altri a porti freni chiedi loro: “Perché no?” Vedrai che se la motivazione è dettata dalla routine e dalla paura di cambiare porterà risposte vaghe e soprattutto farà riflettere anche la persona più restia al cambiamento.
  10. Talvolta è solo un problema di verità. Cerchiamo sempre di omettere qualcosa di noi per paura del giudizio, oppure non ricerchiamo la trasparenza in quello che facciamo. Basta poco per fare la differenza e per farsi notare: siamo leali e sinceri con gli altri e soprattutto con i clienti.

Puoi vedere un’anticipazione del libro “La mucca viola” con i 10 spunti di Seth Godin in questo post di Fast Company: http://www.fastcompany.com/46049/praise-purple-cow

Altrimenti se vuoi puoi acquistare il libro o l’e-book qui.

 

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