Nuove figure professionali: lo Scrum Master o manager di “mischia” Attualità by Simone Bigongiari - 4 Luglio 20172 Agosto 2017 Con questo post voglio aprire una piccola sottorubrica del blog parlando di tanto in tanto di alcune delle più rilevanti nuove figure professionali. Comincio con lo Scrum Master che, seppur il nome sia poco simpatico, in realtà è uno dei lavori più interessanti per i titolari di start up o di aziende innovative. Si tratta di un facilitatore che supporta e aiuta i componenti di un team nella realizzazione di obiettivi specifici. Solitamente opera in un contesto di prodotto complesso, ovvero quei prodotti che sono difficili da immettere sul mercato per la presenza di componenti innovativi e tecnologici ancora poco compresi dall’opinione pubblica. Questi prodotti si trovano spesso, infatti, nel contesto dell’ICT. Lo Scrum Master, il cui nome viene direttamente dal mondo del rugby e nello specifico a quel momento della partita definito “mischia” (scrum), non agisce in maniera direttiva, ma in collaborazione e come stimolo nei confronti degli altri partecipanti al team applicando la metodologia scrum che rende l’ambiente di lavoro “agile” oltre che “smart”. Lo Scrum Master è definito anche “servant leader” e facilitatore della self-organization ovvero una persona che favorisce lo sviluppo del team e che lo accompagna nello svolgimento dello “sprint“, ovvero quando il ciclo di sviluppo del prodotto si attiva e prende corpo. Essendo una figura professionale nuova, le aziende non conoscono ancora quali siano le competenze da ricercare per assumere uno Scrum Master efficace e talvolta compiono l’errore di assumere un Project Manager anziché una persona più incline a questa tipologia di approccio agile. Nella ricerca di tali profili saltano all’occhio, sicuramente, competenze quali la leadership, l’empatia e l’organizzazione. Condividi:FacebookTwitterLinkedInTelegramWhatsAppMi piace:Mi piace Caricamento... Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Share on LinkedIn Share