Il colloquio, ovvero come mantenere una buona prima impressione Consigli by Simone Bigongiari - 18 Luglio 201628 Novembre 2019 Esistono molti tipi di colloquio: motivazionale, di selezione, conoscitivo, di gruppo. Ognuno ha una sua logica e un suo modo a cui approcciarsi in maniera efficace. Ogni tipologia persegue un obiettivo diverso: indagare la motivazione (come il colloquio per essere selezionato ad un corso di formazione), essere scelto grazie alle competenze acquisite (il classico colloquio di lavoro), conoscere la persona che magari inizierà un periodo di collaborazione o di stage, oppure mettere alla prova diversi candidati per capire chi sarà più abile in determinate situazioni. Tutte le tipologie sono finalizzate per capire se la risorsa che sta di fronte può apportare un vantaggio all’azienda o meno. E’ importante tenere in considerazione il fatto che quando un’azienda offre la possibilità di un colloquio significa che il candidato ha già passato una prima selezione, quella dello screening del curriculum. Quindi la percezione o la prima impressione che il datore di lavoro ha avuto è stata positiva. Quando ci si approccia ad un qualsiasi colloquio si deve tener presente che è fondamentale mantenere questo “prolungamento di prima impressione” positivo. Come si tiene un colloquio e quali sono le accortezze da tenere in considerazione? In questo post mi sono limitato a delineare le basi su cui si fonda il colloquio, poi in altri momenti parlerò nello specifico delle varie fasi che lo compongono. Vediamo quali: – Informazione (conoscere l’azienda e l’attività dell’azienda, prepararsi domande) – Preparazione (abito, materiale da portare con sé, tecniche di rilassamento, ecc.) – Svolgimento (atteggiamento, postura, contenuto) – Conclusione (abbiamo già accennato qualcosa con la Thank You Note) Tra un po’ il primo post. Condividi:FacebookTwitterLinkedInTelegramWhatsAppMi piace:Mi piace Caricamento... Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Share on LinkedIn Share